Page 50 - Primi poemetti
P. 50

con un suo lungo brivido...) si muore!»






                                             SUOR VIRGINIA




                                                            I




                         Tum tum... tum tum... - Ell’era stata in chiesa

                         a pregar sola, a dir la sua corona

                         sotto la sola lampadina accesa.



                         Avea chiesto perdono a chi perdona

                         tutto, di nulla; simile ad ancella
                         ch’ha gli occhi in mano della sua padrona;




                         a una che su l’uscio di sorella

                         ricca, socchiuso, prega piano, a volo;
                         ch’altri non oda. Era tornata in cella.




                         E ora avanti il Cristo morto solo,
                         avanti l’agonia di Santa Rita,

                         si toglieva il suo velo, il suo soggólo.




                         Il cingolo a tre nodi dalla vita
                         poi si scioglieva; un giallo teschio d’osso

                         girò tre volte nelle ceree dita.



                         Tum tum... - Chi picchia? Si rimise in dosso

                         lo scapolare. Forse alla parete

                         dell’altra stanza. L’uscio non s’è mosso.



                         Forse qualche educanda. Una ch’ha sete,

                         ch’ha male... Aprì soavemente l’uscio.
                         Entrò. Niente. I capelli nella rete,





                                                           42
   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55