Page 22 - Primi poemetti
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Stridule, qua e là, di più colori,
correan le foglie: non s’udia per gli ampi
filari che il vocìo degli aratori.
Palpitavano, a tratti, larghi lampi;
serrava il cardo le argentine spade;
ma tutta la sementa era nei campi.
Venne la sera ed abbuiò le strade.
II
E le vacche tornavano alle stalle;
e la gente, ciarlando per la via,
saliva co’ marrelli su le spalle.
Sonò, di qua di là, l’Avemaria:
si sentì la campana di San Vito,
si sentì la campana di Badia.
Era nel cielo un pallido tinnito:
Dondola dondola dondola! - A nanna
a nanna a nanna! - Il giorno era finito.
Ora il fuoco accendeva ogni capanna,
e i bimbi sazi ricevea la cuna,
col sussurrare della ninnananna.
E le campane, A nanna a nanna! l’una;
l’altra, Dondola dondola! tra il volo
de’ pipistrelli per la costa bruna.
A nanna, il bimbo! e dondoli, il paiuolo!
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