Page 19 - Primi poemetti
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E lui: «La prima non ho fatto ancora;
e sì, che non so dir con quanta pena
io tutta notte l’aspettai, l’aurora!
Che ieri io rincasava a notte piena,
pensando ad altro, a non so che: zirlare
io sentiva nell’alta ombra serena.
Erano i tordi, che già vanno al mare,
in alto, in alto, in alto. Io sentìa quelle
voci dell’ombra, nel silenzio, chiare;
e mi pareva un canticchiar di stelle.
III
Ma i tordi ancor non calano, e non sento
se non il fischio delle ballerine
seguire il solco dell’aratro lento;
e lo scoppiettìo trito senza fine
del pettirosso mattinier... Comincia
il passo. Sono piene le saggine
e le olivete. Sì; ma c’è la cincia!»
LA CINCIA
I
Sorrise, e disse che una volta c’era
un re piccino; e s’egli era piccino,
la sua reggia era grande e nera nera.
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