Page 18 - Primi poemetti
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IL CACCIATORE




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                         Po le seguiva, il fido cane. Or essi
                         siedono su la porca assai contenti.

                         La Pieve sorridea sotto i cipressi.



                         Po ringhiò, fece biancheggiare i denti:

                         passava un uomo, un cacciator; ristette.

                         «Giovine, giunto qui tra le mie genti!



                         ciò che avanza per sei, basta per sette»

                         disse il capoccio; e poi con lieta cera:
                         «Male per voi, che bene per noi mette!




                         Noi ci vedemmo, o giovine, alla fiera
                         di Castiglione, all’osteria di Betto.

                         Tuo padre, Andrea buon’anima, non c’era




                         l’uomo più bravo e tuttavia più schietto;
                         e dava tempo al tempo: ecco e tu ari

                         un campetto con siepe e con fossetto...




                         Bevi il mio vino e siedi tra’ miei cari!»



                                                           II



                         Ed ei s’assise, il giovane, tra loro,

                         e bevve il rosso vino. Era di faccia

                         alla fanciulla da’ capelli d’oro.



                         Ma la fanciulla dalle bianche braccia

                         non lo guardava. Ed il capoccio allora

                         gli domandò della sudata caccia.


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