Page 116 - Primi poemetti
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Maria cullata dall’andar su lento

                         sembrava quasi abbandonarsi al sonno,
                         sotto l’ombrella. Fradicio e contento




                         veniva piano dietro tutti il nonno.



                                                           II




                         Salivano, ora tutti dietro il nonno,

                         la scala rotta. Il vecchio Lupo in basso

                         non abbaiò; scodinzolò tra il sonno.



                         E tentennò sotto il lor piede il sasso

                         davanti l’uscio. C’era sempre stato
                         presso la soglia, per aiuto al passo.




                         E l’uscio, come sempre, era accallato.
                         Lì dentro, buio come a chiuder gli occhi.

                         Ed era buia la cucina allato.



                         La mamma? Forse scesa per due ciocchi...

                         forse in capanna a mòlgere... No, era

                         al focolare sopra i due ginocchi.



                         Avea pulito greppia e rastrelliera;

                         ora, accendeva... Udì sonare fioco:

                         era in ginocchio, disse la preghiera.



                         Appariva nel buio a poco a poco.

                         «Mamma, perché non v’accendete il lume?

                         Mamma, perché non v’accendete il fuoco?»



                         «Gesù! che ho fatto tardi col rosume...»

                         E negli stecchi ella soffiò, mezzo arsi;
                         e le sue rughe apparvero al barlume.



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