Page 28 - Poemii italici
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Ad ogni giorno basta la sua pena”.
                                E Dio gridò: “Chi ama padre o madre

                                su me, non è degno di me. Chi ama,
                                più di me, figlio o figlia, non è degno

                                di me. E chi non prende la sua croce
                                   e segue me, non è degno di me”.

                                   Ed e’ vestì la veste rossa e i crudi
                                    calzari mise, e la natal sua casa

                                lasciò, lasciò la saggia moglie e i figli,
                            e per la steppa il vecchio ossuto e grande

                                  sparì. Tra i peli delle ciglia gli occhi
                                   ardeano cupi nelle cave occhiaie,

                                e gli sferzava intorno al viso il vento
                                  la bianca barba. Tra le betulle irte

                                andava, curvo sul bordone, ed aspra
                                scrosciava sotto il grave piè la neve.

                             E mentre andava, a lui più forte il cuore
                                   un dì batté; spicciava dalla fronte

                               ghiaccia il sudore ed anelava il petto.
                                   Ond’ei sostò nella nevata steppa

                            in un crocicchio, in mezzo a grandi selve.
                                  E chiuse gli occhi sotto i fili d’erba

                                  delle sue ciglia. Ma li aprì stupito...







                                                             II


                                    E si trovò sotto un pallor d’ulivi.

                                    Ed una voce udì soave accanto:

                                     “Frate Leone, Dio ti benedica”.
                                  Ed era un poverello, ch’avea rotta
                                   la tonica e il cappuccio ripezzato,

                                e scalzo andava, con la tasca al collo

                               sospesa, cinto d’un capestro i fianchi.
                                      Erano intorno strida di cicale,
                                    canti d’uccelli in chiarità di sole.

                                    E il poverello disse al pellegrino





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