Page 57 - Poemi conviviali
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e da dieci anni lo attendean sul mare
                                            col tempo bello e con la nuova aurora.
                                            E veduta la rondine, le donne
                                            recavano alla nave alte sul capo
                                            l'anfore piene di fiammante vino
                                            e pieni d'orzo triturato gli otri.
                                            E prima che la nuova alba spargesse
                                            le rose in cielo, essi veniano al mare,
                                            i longiremi d'Odisseo compagni,
                                            reggendo sopra il forte omero i remi,
                                            ognuno il suo. Poi su la rena assisi
                                            stavano, sotto la purpurea prora,
                                            con gli occhi rossi a numerar le ondate,
                                            ad ascoltarsi il vento nelle barbe,
                                            ad ascoltare striduli gabbiani,
                                            cantare in mare marinai lontani.
                                            Poi quando il sole si tuffava e quando
                                            sopra venia l'oscurità, ciascuno
                                            prendeva il remo, ed alle sparse case
                                            tornavan muti per le strade ombrate.



                                                            XII

                                                         IL TIMONE


                                               Ed ecco, appena il vecchio Eroe comparve
                                            sorsero tutti, fermi in lui con gli occhi.
                                               Come quando nel verno ispido i bovi
                                            giacciono, avvinti, innanzi al lor presepe;
                                            sdraiati a terra ruminano il pasto
                                            povero, mentre frusciano l'acquate;
                                            se con un fascio d'odoroso fieno
                                            viene il bifolco, sorgono, pur lenta-

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