Page 46 - Poemi conviviali
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Sessanta giorni dopo volto il sole,
                                            quando ritorni il conduttor del Carro,
                                            allor dolce è la brezza, il mare è calmo;
                                            brilla Boote a sera, e sul mattino
                                            tornata già la rondine cinguetta,
                                            che il mare è calmo e che dolce è la brezza.
                                            La brezza chiama a sé la vela, il mare
                                            chiama a sé il remo; e resta qua canoro
                                            il cuculo a parlare al vignaiolo.
                                               Questo era canto che mordeva il cuore
                                            a chi non bovi e sol avea l'aratro;
                                            ch'egli ha bel dire, Prestami il tuo paro!
                                            Son le faccende, ed ora ogni bifolco
                                            semina, e poi, sicuro della fame,
                                            ode venti fischiare, acque scrosciare,
                                            ilare. E intanto esse, le gru, moveano
                                            verso l'Oceano, a guerra, in righe lunghe,
                                            empiendo il cielo d'un clangor di trombe.




                                                             V

                                                     IL REMO CONFITTO

                                               E per nove anni al focolar sedeva,
                                            di sua casa, l'Eroe navigatore:
                                            ché più non gli era alcuno error marino
                                            dal fato ingiunto e alcuno error terrestre.
                                            Sì, la vecchiaia gli ammollia le membra
                                            a poco a poco. Ora dovea la morte
                                            fuori del mare giungergli, soave,
                                            molto soave, e né coi dolci strali
                                            dovea ferirlo, ma fiatar leggiera
                                            sopra la face cui già l'uragano

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