Page 126 - Poemi conviviali
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un fior dal sangue delle nostre vene,
                                            un fior dal pianto delle nostre pene.
                                            Ed egli fu il leucoio, ella il galantho,
                                            il fior campanellino e il bucaneve.
                                            E questo avea tre petali soltanto;
                                            e quello, sei, coi sommoli un po' verdi.
                                            Candidi entrambi, a capo chino entrambi.

                                               Spuntava il croco, il morto per amore
                                            bel giovinetto. E non fu lor compagno.
                                            E non l'AI AI videro del giacinto
                                            dal vento ucciso. Non fioriva ancora.
                                            Erano soli soli; ché la neve
                                            era sui monti, era a bacìo, tuttora.
                                            E qualche alato, ch'ebbe vita umana
                                            già, come loro, già piangea, ma seco,
                                            sommessamente: o dentro sé pensava
                                            quel pianto amaro ch'è poi dolce canto.
                                            I due puri gemelli esili fiori,
                                            fu breve la lor vita anche di fiori.
                                            Amor fu quello prima dell'amore.
                                            Non, forse, amore, ma dolor, sì, era.


                                            Sparvero prima della primavera.


















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