Page 41 - Lo scarabeo d'oro
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riodo di tempo susseguente al vostro disegno?
              — Ecco, è proprio su questo punto che s’impernia
           tutto il mistero; quantunque abbia avuto una difficoltà
           relativa a risolverlo. I miei passi erano sicuri e non pote-
           vano condurmi che a un solo resultato. Ragionai press’a
           poco cosí: quando disegnai lo scarabeo, sopra alla per-
           gamena non vi era traccia di teschio. Passato a voi il di-
           segno stetti ad osservarvi senza perdervi un momento di
           vista fino a che non me lo rendeste. Non potevate dun-
           que essere stato voi a disegnare il teschio, e nessun altro
           era presente. Non era opera di mano umana. Eppure era
           stato fatto.
              «Giunto a questo punto delle mie riflessioni, sforzai
           la memoria e mi ricordai ben distintamente ogni piú pic-
           colo incidente avvenuto in quell’intervallo. La stagione

           – oh, raro e fortunato caso – era fredda, e la fiamma di-
           vampava nel caminetto. Io ero riscaldato dal moto e mi
           misi a sedere vicino alla tavola. Voi invece avevate por-
           tato la vostra sedia vicino al camino. Proprio nel mo-
           mento in cui io misi la pergamena nelle vostre mani e
           voi eravate sul punto di esaminarla, Wolf, il mio cane di
           Terranova, entrò nella stanza e vi saltò alle spalle. Men-
           tre lo accarezzavate con la mano sinistra e cercavate di
           scostarlo, lasciaste andare con noncuranza la mano de-
           stra, con la pergamena, fra le ginocchia, vicinissima al
           fuoco. Un momento credetti che l’avesse presa la fiam-
           ma e fui sul punto di dirvi di stare attento; ma prima che
           potessi parlare, l’avevate ritirata e vi eravate messo a
           esaminarla. Considerate  tutte queste circostanze, non


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