Page 26 - Lo scarabeo d'oro
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— Sta’ attento! trova l’occhio sinistro del teschio.
— Oh! ih! questa è buffa davvero!... non c’è occhio
sinistro.
— Maledetto stupido! Lo sai qual è la mano destra e
la sinistra?
— Sicuro che lo so: la mia mano sinistra è quella con
la quale taglio la legna.
— Già; sei mancino: e il tuo occhio sinistro si trova
dalla stessa parte della tua mano sinistra. Ora mi pare
che dovresti riuscire a trovare l’occhio sinistro del te-
schio o il posto dove era. L’hai trovato?
Qui occorse una lunga pausa. Finalmente il negro do-
mandò:
— L’occhio sinistro del teschio sta dalla stessa parte
che la mano sinistra del teschio? Perché il teschio non
ha punto mani, ma non fa nulla! Ho trovato l’occhio si-
nistro: ora... ecco qua l’occhio sinistro! e ora cosa ne
devo fare?...
— Passaci lo scarabeo attraverso, fino a che ti basta
lo spago, — ma sta’ bene attento a non lasciarlo andare.
— Ecco fatto, massa Will; non era difficile far passa-
re lo scarabeo dal buco; guardate, eccolo che scende.
Durante questo dialogo la persona del negro era rima-
sta invisibile; ma l’insetto che egli faceva scorrere appa-
riva ora appeso all’estremità dello spago e scintillava
come una sfera d’oro brunito agli ultimi raggi del sole
morente che ancora illuminavano debolmente l’altura
sulla quale eravamo. Lo scarabeo pendeva fuori dal vi-
luppo dei rami, e se Jupiter lo avesse lasciato andare, sa-
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