Page 18 - Lo scarabeo d'oro
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un tono enfatico quando ebbi finito l’esame dell’insetto
— per domandarvi consiglio e aiuto nel compimento di
ciò che vogliono il Fato e lo scarabeo...
— Mio caro Legrand, — esclamai interrompendolo
— voi certo non state troppo bene, e fareste meglio a
prendere qualche precauzione. Andate a letto, e io starò
con voi qualche giorno fino a che non vi sarete rimesso.
Ora avete la febbre e...
— Tastatemi il polso — egli disse.
Glielo tastai, e, a dire il vero, non trovai il piú leggero
sintomo di febbre.
— Ma potreste essere malato senza avere febbre. Per-
mettetemi, una volta tanto, di farvi da medico. Prima di
tutto, mettetevi a letto. Poi...
— V’ingannate, — egli interruppe — io sto come
meglio non posso sperare di stare nelle condizioni d’ec-
citamento in cui mi trovo. Se veramente mi volete vede-
re guarito, curate la mia esaltazione.
— E come si può fare questo?
— È facilissimo. Jupiter e io partiamo per una spedi-
zione nelle colline della terraferma ed abbiamo bisogno
dell’aiuto di una persona della quale ci si possa fidare
completamente. Il solo di cui abbiamo fiducia siete voi.
Che la nostra impresa riesca o fallisca, l’eccitamento
che ora vedete in me, cesserà.
— Desidero vivamente di servirvi in qualunque
modo, — risposi — ma volete dire che quest’infernale
scarabeo abbia qualche rapporto con la vostra spedizio-
ne nelle colline?
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