Page 14 - Lo scarabeo d'oro
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primo, ma lo dovette lasciare andare alla svelta. Ve lo
dico io: è allora che è stato morsicato. Quella bocca non
mi piaceva punto, a me; ma proprio punto; con le dita
non l’avrei preso davvero, io lo presi con un pezzo di
carta ch’era lí in terra. L’involtai nella carta e gliene fic-
cai un pezzo in bocca: quello era il modo.
— Dunque tu credi che il tuo padrone sia stato morsi-
cato davvero dallo scarabeo e che sia stata la morsicatu-
ra a farlo ammalare?
— Io non credo nulla: lo so. Che cos’è che lo fa so-
gnare sempre oro, se non perché è stato morsicato dallo
scarabeo d’oro? Ne ho sentito dir tante di questi scara-
bei d’oro.
— Ma come fai a sapere che sogna sempre oro?
— Come lo so? Ne parla mentre dorme, ecco come lo
so.
— Mettiamo che tu abbia ragione; ma a quale fortu-
nata circostanza debbo attribuire l’onore della tua visita
oggi?
— Cosa volete dire, massa?
— Hai forse da farmi un’ambasciata da parte di Mi-
ster Legrand?
— No, massa, vi porto questa lettera — e qui Jupiter
mi porse un biglietto che diceva:
«Mio caro
«Per quale ragione non vi fate piú vedere? Spero che
sarete stato tanto sciocco da prendervi a male i miei
modi bruschi di quel giorno; ma questo non è possibile.
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