Page 14 - Una discesa nel Maelstrom
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tonnellate, col quale eravamo soliti andare a pescare tra
le isole oltre Moskoe, vicino a Vurrgh. Ogni violenta
agitazione di mare porta buona pesca, se si sa cogliere il
momento opportuno e non manchi il coraggio di tentare
l’impresa; ma fra tutti i pescatori della costa di Lofoden,
noi tre, come vi dissi, eravamo i soli a recarci
regolarmente tra quelle isole. I campi ordinari di pesca
sono molto più al sud, e sono preferiti perché vi si può
pescare sempre e senza pericolo. Ma fra gli scogli di
quelle isole vi sono posti che danno le migliori qualità
di pesce, e in grande abbondanza, tanto che ci
succedeva di prendere in un giorno solo quello che i più
paurosi non mettevano insieme in una settimana. Era
insomma una speculazione disperata, nella quale il
pericolo della vita sostituiva la fatica, e il coraggio il
capitale.
Si teneva la nostra barca al riparo in una cala a un
cinque miglia più su di qui, nella costa; e col tempo
buono avevamo l’abitudine di approfittare dei quindici
minuti di tregua per spingerci attraverso il canale
principale del Moskoe-Strom, molto al disopra del
vortice, e poi gettar l’ancora presso Otterholm o
Sandflesen, dove i risucchi sono meno violenti che
altrove. Là, di solito, si aspettava sin quasi all’ora della
nuova tregua, per salpar l’ancora e tornare a casa. Non
ci azzardavamo mai in queste spedizioni senza un vento
sicuro per l’andata e sul quale si potesse contare per il
ritorno, e ben di rado ci siamo ingannati. Due volte sole
in sei anni fummo costretti a passar la notte
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