Page 13 - Una discesa nel Maelstrom
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che queste precipitino violentemente come cateratte;
quindi più il mare ingrossa, più alta è la caduta, e il
naturale risultato è un’immensa tromba o straordinario
vortice, la cui prodigiosa forza d’attrazione è
sufficientemente chiarita dai minimi esperimenti”. Così
l’Encyclopaedia Britannica. Kircher e altri opinano che
nel mezzo del canale del Maelstrom vi sia un abisso, il
quale, penetrando nel globo terrestre, ne esce in qualche
remota regione; fu persino designato una volta, con una
certa decisione, il golfo di Botnia. Questa opinione,
puerile in se stessa, era quella a cui, mentre guardavo,
l’immaginazione assentiva più facilmente; avendola
comunicata alla mia guida, fui piuttosto sorpreso di
sentirmi rispondere che, quantunque tale fosse
generalmente l’opinione dei norvegesi, non era la sua.
In quanto all’altra idea, egli confessava di essere
incapace di comprenderla, e qui ero d’accordo con lui,
perché, per quanto suoni bene sulla carta, diventa
inintelligibile e persino assurda dinanzi al frastuono
dell’abisso.
«Ora che avete contemplato il turbine a vostro agio»
disse il vecchio «se volete arrampicarvi dietro a questa
rupe, così da essere al riparo, e da sentire attutito il
rumore delle acque, vi racconterò una storia per cui
potrete convincervi che dovrei saper qualche cosa del
Moskoe-Strom.»
Feci come disse, ed egli incominciò:
«Io e i miei due fratelli, una volta, possedevamo un
semalo attrezzato a goletta, della portata di circa settanta
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