Page 31 - I delitti della rue Morgue
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alla casa, suonammo, e dopo aver mostrato il nostro per-
messo, fummo fatti passare dagli agenti di servizio. Sa-
limmo sino alla camera dove era stato trovato il corpo di
Mademoiselle L’Espanaye e dove ancora giacevano i
due cadaveri. Come sempre in simili casi, il disordine
della camera era stato rispettato. Io non vidi nulla oltre a
quanto era stato riportato dalla Gazette des Tribunaux.
Dupin andava minuziosamente osservando tutto; senza
eccettuare i corpi delle vittime. Passammo poi nelle al-
tre stanze e scendemmo nel cortile, sempre accompa-
gnati da un gendarme. L’esame durò lungo tempo ed era
notte quando lasciammo la casa. Nel ritorno il mio com-
pagno si fermò un momento agli uffici di un giornale
quotidiano.
Ho già detto che le manie del mio amico erano svaria-
te, e che je les ménageais e, lo dico in francese poiché
non esiste nella nostra lingua l’equivalente di questa
espressione. Si mise dunque in capo di non voler piú
parlare dell’assassinio sino al mezzodí del giorno dopo.
Allora bruscamente mi domandò se sul teatro del delitto
avessi osservato nulla di particolare.
C’era qualche cosa nel suo modo di dire con enfasi la
parola «particolare» che, senza sapere il perché, mi dette
un brivido.
– No, niente di particolare, – risposi – niente, alme-
no, che non abbiamo già letto entrambi sul giornale.
– La Gazette – riprese lui – temo che non abbia com-
preso l’insolito orrore di questa faccenda. Ma lasciamo
andare le inutili opinioni di quel foglio. Mi è ora chiaro
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