Page 124 - Odi e Inni
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III



                         E poi lo udisti, cinto di corona
                         di spine, tra i flagelli e i vilipendi,

                         e su la croce – Padre! – dir – perdona! –


                         offrir sé stesso; dire al cielo – Prendi! –

                         Il suo grido echeggiò nell’Infinito.
                         Diceva il volgo: – Se sei Dio, discendi! –



                         È Dio – dicesti – perchè v’è salito! –






                                                           VI


                                                            I



                         O pellegrino delle età trascorse
                         e non perite, e ti fermasti affranto;

                         e cadde il dì, l’immortal notte sorse.


                         Con l’eco, in cuore, del passato, e il canto

                         dell’avvenire, a mezza via restavi,
                         tra ciò ch’è sacro e ciò che sarà santo.



                         A mezza via tra i lontanissimi avi,
                         e i non creati. A mezza via! Tu eri

                         Dio senza sette e Roma senza schiavi.



                         Eri l’impero, che disfà gl’imperi;
                         eri, o pensoso figlio di Maria,
                         l’unità santa, senza più misteri.



                         Su te, profeta morto a mezza via,

                         lucevano le idee, pure alte sole:
                         la croce, sì, ma del dolor che indìa;



                         l’aquila, sì, ma che contempla il sole.







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