Page 123 - Odi e Inni
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lo udisti, tu, su la montagna: – Lieti
                         voi siate, quando vi si spregia, opprime,

                         calunnia; ché così fanno ai profeti.



                         Con me venite su le pure cime!
                         Sia la lampada sopra il lampadario!
                         Edificate la città sublime



                         sopra la rupe, ancor che sia Calvario! –





                                                            II



                         –Sì – tu dicevi. E ne adoravi le orme,

                         da lungi. – Non piangete: la fanciulla
                         –egli diceva – non è morta: dorme –.



                         E tu: – La tomba è altro che la culla
                         del cielo? – Ed egli: – O voi di poca fede... –

                         E tu: – La vita senza fede è il nulla –.


                         –Opre, voi non avrete la mercede,

                         qui! Grami, non è il breve oggi che nuoce!
                         Uomini, solo avrà pace chi crede! –



                         Ognun prendeva in collo la sua croce
                         e lo seguiva nel passaggio lento.

                         Precedeano i fanciulli la sua voce.



                         Era il passaggio d’un soave vento
                         sul grano: un infinito tremolìo.
                         È uomo? È Dio?... Tu mormoravi, attento:



                         –L’opera umana! ecco il tuo Verbo, o Dio! –

















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