Page 118 - Odi e Inni
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per il mio dritto! per il mio dovere!
                         e per il sangue ch’è nelle mie vene

                         come la pioggia è nelle nubi nere!



                         per il vano finora impeto al bene!
                         per l’ala, o Messo, ch’ora tu gli davi!
                         per la mia Patria e per le sue catene!



                         per la grande memoria de’ nostri avi

                         e per il grande popolo futuro!
                         vivo tra morti, libero tra schiavi,



                         per la già nata terza Italia, io giuro... –






                                                            II


                         E nelle tue parole i redivivi
                         giuravano; e con ferme le pupille

                         si disperdean per le tre vie dei trivi.


                         Si disperdeano come le faville

                         d’un rogo occulto: il rogo in mezzo ai venti,
                         in mezzo ai flutti, d’un lontano Achille.



                         Come scheggie d’un grande astro cadenti,
                         cadean brillando. Al lor vano cadere

                         vedean notturne la lor via le genti.



                         – Per il mio dritto! Per il mio dovere! –
                         E si spengeva il subito baleno
                         su palchi infami, dentro ree galere.



                         Cadeano. O sorte degli eroi, dal seno

                         scesi brillando, del Leone! O sorte
                         dei fuggenti lo spazio alto e sereno



                         atomi d’astri! Quella luce è morte.







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