Page 23 - Nuovi poemetti
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Ci troverete qualche buon guarnello,
                                            persino una sottana con la gala,
                                            che mi son fatte, là per là, bel bello.


                                            Faccio per dire che non son cicala
                                            ch'ha un sol vestito, e quando è liso, muore.
                                            Ma poi, sentite: penso a quella scala...


                                            Ditelo, Gigi, con le vostre nuore,
                                            che quell'andare su la scala in chiesa,
                                            così legata, m'è una spina al cuore!


                                            Almeno almeno, senza vostra spesa,
                                            vuo' per amor di Dio che mi mettiate
                                            quella camicia nova ch'è lì stesa.

                                            Io l'ho cucita, al sole della state;
                                            io l'ho sbiancata, al lume della luna;
                                            io l'ho tessuta, per le gran nevate;

                                            filata, presso qualche vostra cuna».


                                                             IX

                                            Il bimbo era lì fuori. Ella più presso
                                            si fece al vecchio. «A Dio non si nasconde
                                            quello che al prete, ed anche a voi confesso.

                                            Ho fatto a volte un carico di fronde
                                            in quel del Maso». «Un carichello!» «Ho colte
                                            nel suo, prima dell'alba, le sue gronde».

                                            «Altro che gronde, il pover Maso!» «A volte,
                                            per due fagioli, m'allungavo all'orto.
                                            Menavo a bere le mie bestie sciolte...»

                                            «Ma il pover Maso...» «Il pover Maso è morto!
                                            Fatemi dir due messe, una per Maso,
                                            una per me...» «Si fanno dire accòrto».


                                            Erano usciti. «Siete persuaso?»
                                            «Sì». «La recchietta vuol menata a mano
                                            su le prime». «Si sa». «Fatene caso».


                                            «Addio, madre». «Addio Gigi... State sano.
                                            Addio, Nina. O che beli? Io mi contento
                                            d'ire con lui che sta così lontano!»


                                            Ai monti sparsi d'un vapor d'argento
                                            ella accennava con la mano arsita,



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