Page 20 - Nuovi poemetti
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appese alla catena del camino.


                                            Era avvilita, e non le facea fame!
                                            Mise un lenzuolo bianco al sacconcello,
                                            ma prima un poco ne rumò lo strame.


                                            Poi si portò su l'uscio uno sgabello.
                                            Sedé movendo ad or ad or la bocca.
                                            Aspettò che venisse il suo gemello.

                                            Sgranava qualche rappa nella cocca
                                            del pannello, e chiamava Curre! Curre!
                                            Poi, rinfilata nel pensier la rócca,

                                            filava in mezzo alle montagne azzurre.


                                                             IV

                                            Dan dan... dan dan... Passava un carbonaio
                                            col suo muletto. «O Chiozza, se vedete
                                            il Ciampa, il mi' figliolo di Renaio,

                                            ditegli, se non è per le faggete,
                                            che non l'ho visto da non so mai quanto,
                                            e che cammini. E ditel anco al prete.

                                            Venga di quella via con l'olio santo».
                                            «Servirò. Ma che avete? O che vi sente?»
                                            «O Chiozza, è l'ora che par poco il tanto!»

                                            «Che dite, nonna?» «Anzi non par più niente!»
                                            «Coraggio!» «Più che vecchi, non si campa.
                                            Da Roma il Papa ha da venire...» «O gente!»


                                            «E voi sapete leggere?» «La stampa».
                                            «Che scrivono?» «Che muore». «Ecco, tra poco
                                            andrò con lui. Se lo vedete, il Ciampa,


                                            il mi' figliolo...» Ella parlava fioco,
                                            l'altro ripiva. Le montagne in faccia
                                            brillavano d'un grande orlo di fuoco.


                                            Dan dan... Sul petto ella piegò le braccia.
                                            Dovean sonare Avemarie dintorno.
                                            Dan dan... dan dan... Era finita l'accia,

                                            e pieno il fuso, e terminato il giorno.


                                                             V

                                            Il giorno dopo il Ciampa (era ai vincigli



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