Page 27 - Nuovi poemetti
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ZI MEO


                                            Guardava ognuno, per un po', la vigna
                                            tua lì rimpetto, nell'uscir di chiesa.
                                            Oh! c'era sempre qualche bella pigna!


                                            «Non ha finito!» E in dir così, sospesa
                                            con l'acquasanta ancora avea la mano:
                                            l'altra reggeva una candela accesa.

                                            «Tutti vizzati buoni: colombano
                                            e capobugio». E discendean le soglie,
                                            a due a due, salmodïando piano.

                                            O tra la lieve nebbia che si scioglie,
                                            sole d'ottobre! o come lunghe aurore
                                            giornate pure! o rosseggiar di foglie

                                            presso a cadere! o limpide ultime ore!
                                            Un pesco, tra le viti sciolte, rosso
                                            era così come quand'era in fiore:

                                            si ricordava! In faccia a lui, sul fosso,
                                            grandi castagni con i cardi a ciocche
                                            in tutti i rami; e i cardi avean già mosso.

                                            Erano a bocca aperta, e dalle bocche
                                            già si vedea la bella buccia bionda.
                                            Oh! il bel tempo del fuoco e delle rócche!

                                            quando le genti siedono alla tonda
                                            avanti al fuoco, e quelle donne, quale
                                            fa le mondine e quale poi le monda:


                                            quando l'annata sia pur ita male,
                                            ma il fuoco scalda! ma rallegra il vino!
                                            e il vino è poco? Meno è, più vale.


                                            Andavano pensando a San Martino,
                                            sotto i castagni, e c'eri, su la bara,
                                            coi panni buoni, tu, mio buon vicino!


                                            Dal Rio mandava la sua voce chiara
                                            interrogando, l'usignol dei Morti,
                                            ch'è il pettirosso, e più l'alzava a gara.

                                            Usignol della nebbia, che i nostri orti
                                            visiti quando non c'è più che bruchi,
                                            tu che ci lodi il verno che ci porti;

                                            e ti fai cuore, e vieni e vai, t'imbuchi



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