Page 32 - Nuovi poemetti
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d'un rosso lieve. Una raminga foglia


                                            ti copre un poco, e passa via col vento...

                                            O fior d'amore su la soglia trita!
                                            o, quando tutto se ne va, venuta!

                                            che vivi quando è per finir la vita!
                                            e che non muti anche se il ciel si muta!

                                            Hai visto i fiori nella lor fiorita:
                                            vedi le foglie nella lor caduta.


                                            Ti coglierà passando Margherita
                                            col cuore assorto nell'amor che fu.


                                            Ti lascerà cadere dalle dita...
                                            - Egli non t'ama, egli non t'ama più! -





                                               LA PECORELLA SMARRITA


                                                              I

                                            «Frate,» una voce gli diceva: «è l'ora
                                            che tu ti svegli. Alzati! La rugiada
                                            è sulle foglie, e viene già l'aurora».

                                            Egli si alzava. «L'ombra si dirada
                                            nel cielo. Il cielo scende a goccia a goccia.
                                            Biancica, in terra, qua e là, la strada».

                                            S'incamminava. «Spunta dalla roccia
                                            un lungo stelo. In cima dello stelo,
                                            grave di guazza pende il fiore in boccia».

                                            S'inginocchiava. «Si dirompe il cielo!
                                            Albeggia Dio! Plaudite con le mani,
                                            pini de l'Hermon, cedri del Carmelo!»


                                            Tre volte il gallo battea l'ali. I cani
                                            squittìano in sogno. Le sei ali in croce
                                            egli vedea di seraphim lontani.


                                            Sentiva in cuore il rombo della voce.
                                            Su lui, con le infinite stelle, lento,
                                            fluiva il cielo verso la sua foce.


                                            Era il dì del Signore, era l'avvento.
                                            Spariva sotto i baratri profondi



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