Page 34 - Nuovi poemetti
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ripensò quelle tante pecorelle
                                            che il pastor buono non di lor s'affanna:

                                            tra i fuochi accesi stanno in pace, quelle,
                                            sicure là su la montagna bruna;
                                            e il pastor buono al lume delle stelle

                                            quaggiù ne cerca intanto una, sol una...


                                                             III

                                            «Sei tu quell'una, tu quell'una, o Terra!
                                            Sola, del santo monte, ove s'uccida,
                                            dove sia l'odio, dove sia la guerra;

                                            dove di tristi lagrime s'intrida
                                            il pan di vita! Tu non sei che pianto
                                            versato in vano! Sangue sei, che grida!


                                            E tu volesti Dio per te soltanto:
                                            volesti che scendesse sconosciuto
                                            nell'alta notte dal suo monte santo.


                                            Tu lo volesti in forma d'un tuo bruto
                                            dal mal pensiero: e in una croce infame
                                            l'alzasti in vista del suo cielo muto».


                                            In cielo e in terra tremulo uno sciame
                                            era di luci. Andavano al lamento
                                            della zampogna, e fasci avean di strame.


                                            Ma il frate, andando, con un pio sgomento
                                            toccava appena la rea terra, appena
                                            guardava il folgorìo del firmamento:


                                            quella nebbia di mondi, quella rena
                                            di Soli sparsi intorno alla Polare
                                            dentro la solitudine serena.

                                            Ognun dei Soli nel tranquillo andare
                                            traeva seco i placidi pianeti
                                            come famiglie intorno al focolare:

                                            oh! tutti savi, tutti buoni, queti,
                                            persino ignari, colassù, del male,
                                            che no, non s'ama, anche se niun lo vieti.

                                            Sonava la zampogna pastorale.
                                            E Dio scendea la cerula pendice
                                            cercando in fondo dell'abisso astrale




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