Page 39 - Nuovi poemetti
P. 39
V
Ma tu ti sganci il candido corsetto,
o bionda Rosa. Fuori è chiaro il sole,
e due colombi tubano sul tetto
Ti slacci il busto. Odore di vïole
bianche è nell'orto. Oh! lascia come prima.
Bello è come è. Non altro fior ci vuole.
Ci son due bocci ch'hanno il rosso in cima.
VI
Non chiudere entro il bianco petto, o Rosa,
il fior del sonno. Non la notte e il giorno
costì si veglia e mai non si riposa?
Ma senti a un tratto scalpicciare intorno
alla tua casa... Ora le lievi trine
tu lieve agganci, ed il corsetto adorno
richiudi, a un grido delle tue vicine.
VII
Chiamano: Rosa! A doppio le campane
suonano. Andate! Va con l'altre a schiera:
prega da Dio la cara pace e il pane.
Peregrinando suoni la preghiera
per campi e selve, e per le vigne e gli orti.
Ristate, o litanie di primavera,
avanti a croci, qua e là, di morti!
VIII
Appiedi, o Rosa, delle vecchie croci
prega anche tu: che venga alle su' ore
il grano e l'uva, e le gioconde noci
e le castagne; per il dolce amore
tuo, per quei morti, che non sai chi sono...
Prega! Pregate che sfiorisca il fiore,
che il bello passi ma che lasci il buono.
IX
Ai morti ignoti hanno pensato, ed anche
39