Page 40 - Nuovi poemetti
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al seme chiuso che lor è sul cuore,
covato già da due lievi ale bianche...
E vanno via le vergini canore
e il canto lor si perde nella valle.
Cantano lontanando: Non si muore!
E poi: Lo sanno insino le farfalle!...
CANTO SECONDO
I
Nati! Son nati nel tuo petto i semi!
Ah! che son bruchi, squallidi di pelo,
neri, infiniti! Ma tu già non temi.
Tu cauta e pia nel piccolo suo telo,
in un paniere, adagi il tuo tesoro;
e su vi spargi lievemente un velo
di foglie trite e di germogli d'oro.
II
Ché savio il gelso come se c'intenda,
ha messo a tempo. Ed ora ogni quattro ore
tu recherai la piccola profenda,
al lor presepe, nell'ugual tepore
della tua stanza; ed essi pasceranno.
Ma ecco, un dì, non toccano più fiore:
noia li prende; alzano il capo, e stanno.
III
Dormono. Or tu non romperai quel sogno
che forse fanno. Non portar più frasca;
ché non d'altro che d'aria hanno bisogno.
Un giorno; e par che il gregge tuo rinasca.
Par nuovo. E tu gli porgi qualche cima
fresca a cui salga il nuovo gregge, e pasca;
e lo tramuti dal panier di prima.
IV
Cerca tre volte tanta una canestra:
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