Page 45 - Nuovi poemetti
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LA MIETITURA


                                                     TRA LE SPIGHE

                                                              I


                                            Il grano biondo sussurrava al vento.
                                            Qualche fior rosso, qualche fior celeste,
                                            tra i gambi secchi sorridea contento.

                                            Pendeano li agli e le cipolle in reste.
                                            S'udian, mutata alfin la voce in gola,
                                            cantar galletti, altieri delle creste.

                                            Tessea le spighe dello spigo a spola
                                            la cara madre, per i suoi rotelli
                                            del banco grande e per le sue lenzuola.

                                            Fioria la zucca, arsivano i piselli,
                                            nell'orto. Le ciliege erano andate:
                                            per San Giovanni avevano i giannelli.

                                            C'erano già le mele dell'estate,
                                            c'erano le susine di San Pietro.
                                            Fatte via via più lunghe le giornate,

                                            il sole, stanco, ritornava indietro.


                                                             II

                                            E biondo al vento mormorava il grano.
                                            Fiorivano le snelle spadacciole
                                            tra i gambi gialli; e non sapean, che in vano.


                                            C'era un bisbiglio come di parole.
                                            E l'intendea la lodola che in tanto
                                            aveva lì la giovinetta prole.


                                            Tardi avea fatto il nido, lì da un canto.
                                            Oh! ella amava il sole più che il nido!
                                            Chissà? voleva far lassù, col canto!


                                            Or sui piccini udiva già lo strido
                                            della falciola; e li ammonìa di stare
                                            accovacciati senza dare un grido.

                                            Diceva: - Chiotte, contro terra, o care!
                                            che non si mova un bruscolo, uno stelo!
                                            V'ho fatte color terra: altro non pare,




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