Page 83 - La mirabile visione
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           ingegno, ha l'intelletto che "si profonda" , e oltre le Muse dell'un
           giogo di Parnaso, ha il buono Apollo che siede nell'altro. Anche
           qui, dunque, ingegno e scienza o arte. E con essi, nomina, nella
           prima e nell'ultima cantica, in principio e in fine della visione,
           anche la mente che scrisse ciò che vide (Inf. 2, 8); e la mente che
           fece tesoro, sì, di qualche cosa del regno santo, non però di tutto,
           che non sa nè può ridire: (Par. 1, 5) la memoria, insomma. E noi
           pensiamo alle parole di Beatrice: (Par. 5, 40).


                     Apri la mente a quel ch'io ti paleso,
                     e fermalvi entro, chè non fa scienza,
                     senza lo ritenere, aver inteso.

           Or   come   le   cose   che   Dante   nella   sua   visione   vide   e   udì,
           appartengono tutte ora all'una ora all'altre di quelle scientiae che
           sono le membra della Sapienza (Co. 3, 11), così questo ritenere le
           cose che vide e udì, è tutt'uno con quello scientiarum habitus che
           con l'ingegno strenuo e con l'arte assidua egli dice necessario al
           poeta che non sia stolto. (VE. 2, 4) Poichè "abito" propriamente
           detto   è   un   perfetto   acquisto   (Co.   3,   13),   e   così   può   ben
           ragguagliarsi a un apprendere non solo ma ritenere . E usare,
                                                               60
           59  Perchè non si creda trattarsi di facoltà essenzialmente diversa, basti, per un
           esempio, ricordare (Pur. 4, 73):

           Vedrai...
           Se l'intelletto tuo ben chiaro bada

           Non ved'io chiaro sì, com'io discerno,
           là dove mio ingegno parea manco.

           Ingegno è espressione più modesta che intelletto. Intelletto si fa dir da Virgilio,
              esso dice ingegno.
           60   Ecco il luogo del Convivio: "Pure avvegnachè all'abito di quella si vegna,
              non  vi si  viene   sì  per  alcuno,  che  propriamente   abito  dire   si possa;
              perocchè il primo studio, cioè quello per lo quale l'abito si genera, non può
              quella perfettamente acquistare".


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