Page 77 - La mirabile visione
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non Guido dei primi, ma Cino, non Guido dei secondi, ma sè; per
           l'armi, nessuno. Guido dunque è taciuto come poeta sì d'amore e
           sì di filosofia morale: chè non più come nella Vita Nova Dante
           afferma che il rimatore volgare non deve cantare se non d'amore;
           anzi a lui propone tre soggetti, sebbene il suo esempio di canzone
           materiata   di   rettitudine   non   contradica   del   tutto   la   teorica
           giovanile, trattando ella di directio voluntatis quanto si voglia, ma
           essendo diretta a donne innamorate. Diremo ch'ella di quella
           teorica serba alcuna traccia.
              Continuando il discorso sui poeti grandi e poeti volgari, Dante
           proclama:   "Pertanto   accade   che   quanto   quei   (grandi)   più   da
           vicino imitiamo, tanto più rettamente poetiamo. Di che noi, dando
           opera all'opera della dottrina, dobbiamo emulare le loro dottrine
           poetiche. Sicchè avanti tutto diciamo che ognuno deve ai propri
           omeri agguagliare il peso della materia, non per avventura la virtù
           degli omeri essendo troppo aggravata, sia di mestieri sdrucciolar
           nel fango". Dunque, come poi spiega, quando s'hanno a cantare
           Salute, Amore e Virtù, bisogna adoperare il volgare illustre e lo
           stilo tragico. Ciò, a imitazione dei poetae magni, e con lo studio
           delle   loro   dottrine   poetiche.   Or   egli   in   questo   libro   reca   ad
           esempio   tipico   della   canzone,   che   è   appunto   una  tragica
           coniugatio  di stanze uguali, la stessa canzone che Bonagiunta
           ricorda: Donne che avete intelletto d'amore. (VE. 2, 8) Dunque
           implicitamente  ammette   che   in   essa   canzone   giovanile   era
           appunto quella conoscenza e coscienza dell'arte, quella imitazione
           dei poeti grandi o regolari, quell'emulazione delle loro dottrine
           poetiche, che ha detto richiedersi a quelli che rimano in volgare.
           O sarebbe ella nella Comedia invece l'esempio di poesia fatta,
           così, senza meditazione, con estemporale facilità? Oh! nella Vita
           Nova afferma ben egli che il cominciamento lo pronunziò la
           lingua di per sè mossa, ma aggiunge che esso durò "pensando
           alquanti dì" prima di cominciarla con quel cominciamento. Ora se
           quel   pensare   alquanti   dì   prima   di   cominciarla,   vuol   dire



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