Page 71 - La mirabile visione
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meglio   che   nella   Comedia,   ch'egli   aveva   fatto   ciò   che
           l'adolescente   deve   fare,   indurare   e   rifermare   quel   tallo,   non
           ostante   le   intemperie   solite   di   quell'età;   e   che   perciò   era
           virtualmente ben disposto se, pur dopo aver errato, ritornava sulla
           retta via. Non si può concepire un trattato di simil genere, se non
           si presenta al lettore il bene e il male; e quando si voglia parlar di
           sè stesso, se non si narra un traviamento e una conversione. E
           Dante aveva, come vedremo, un modello nelle Confessioni di
           Santo Agostino.
              Questo era l'argomento delle rime nuove, le quali pur essendo
           necessariamente d'amore, avevano in sè "alcuno ragionamento".
           E  alle   personificazioni   che  in  esse  sono  e  avrebbero  dovuto
           essere, Dante e sì anche il suo primo amico, avrebbero potuto
           togliere la vesta. E in ciò consisteva la novità di tali rime, e
           questo era lo stil nuovo.





                                         VII.


                                  LO STIL NUOVO

              Chiede Bonagiunta da Lucca:


                     Ma dì s'io veggo qui colui che fuore
                     trasse le nove rime, cominciando:
                     Donne, ch'avete intelletto d'amore.

           E Dante risponde:


                               Io mi son un che, quando
                     Amore spira, noto, ed a quel modo
                     ch'ei ditta dentro, vo significando.




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