Page 70 - La mirabile visione
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legga questa dottrina del Convivio: "Il primo e più nobile
rampollo che germogli di questo seme per essere fruttifero, si è
l'appetito dell'animo, il quale in greco è chiamato hormen: e se
questo non è bene culto e sostenuto diritto per buona
consuetudine, poco vale la sementa, e meglio sarebbe non essere
seminato. E però vuole Santo Agustino, e ancora Aristotile nel
secondo dell'Etica, che l'uomo s'ausi a ben fare e a rifrenare le sue
passioni, acciocchè questo tallo, che detto è, per buona
consuetudine induri, e rifermisi nella sua rettitudine, sicchè possa
fruttificare, e del suo frutto uscire la dolcezza della umana
felicità". (Co. 4, 21) Ebbene questo tallo s'ha a ben coltivare e
sostener diritto e indurare e rifermare, quando? Nell'adolescenza,
nell'età, vale a dire che è "porta e via, per la quale s'entra nella
nostra buona vita". (ib. 24) E il centro, si può dire, della divina
Comedia è il torcersi, in Dante ossia nell'uomo, di questo tallo; il
disviare, posto con l'esempio tipico di Dante, del mondo per
l'inganno dell'"anima semplicetta", che non aveva guida e freno;
cioè il freno sì, della legge, ma non la guida che reggesse questo
freno, cioè l'imperadore. Ebbene questo centro della Comedia,
nella Comedia sta un po' a disagio; poichè il tallo si torce o si
riferma nell'adolescenza, e Dante, quando in lui si torse non era
più nell'adolescenza, sebben di poco ne fosse uscito, ed era già
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con la barba quando di tale torcersi gli fu fatto rimprovero . Or
come sarebbe mancato tale rimprovero di tale torcersi, nella
tragedia giovanile? Quando si vede che tutto è dal Poeta
impostato, per così dire, a questo fine, di far vedere che, nel bel
mezzo dell'adolescenza, quel tallo si torce? come si torse, poco
dopo i diciott'anni, in Dante, la cui anima semplicetta, il cui cuore
fu subito ingannato e non pervertito? E col rimprovero avrebbe
avuto luogo l'encomio, perchè, infine, si trattava d'una stortura
temporanea, dopo la quale Dante, riconoscendo sè, ripudiava i
simulacri e gl'inganni e tornava alla sapienza; dando così prova, e
55 Vel. La selva oscura, pag. 1-48.
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