Page 59 - La mirabile visione
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vita nuova, già aveva assai di studio, che gli dimostrasse amore;
poichè esprimeva allora il medesimo concetto che si fece poi
dimostrare da Virgilio nel suo viaggio. In questo glielo
dimostrava Virgilio, che è pure studio e amore; in quella Amore,
vestito di bianchissime vestimenta, gli parlava "molto
oscuramente", ma gli diceva la stessa cosa, e col paragone del
circolo, di cui amore è il centro a cui le parti della circonferenza
simili modo se habent, gli significava che l'amore è in sè una cera,
che qualunque impronta riceva, è rispetto a quelle impronte come
il centro del circolo ai punti della circonferenza; equidistante,
siano essi, per così dire, buoni o cattivi, siano esse belle o brutte;
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equidistante, come a dire, indifferente, sempre esso . Ma
l'amante non sic: egli è "forma sustanziale unita con matera", ed
ha una virtù che consiglia; non è una passione, come lo amore.
E dunque, tornando al primo detto, noi vediamo come l'Amore
50 L'idea del circolo a significare l'amore può D. averla tratta dal 3 de Anima
(in Summa 1a 2ae 26, 2): appetitivus motus circulo agitur. Invero il quid
appetibile muove l'appetito che tende all'appetibile, da cui è mosso: così la
linea converge a ritrovar sè stessa. Come però l'amore sia il centro di questo
circolo, piuttosto che il principio di questo moto, qual è nella Somma, D. può
averlo indotto da questo passo di S. Agostino nelle Confessioni, 13, 9: "Il
corpo tende, per il peso, al suo luogo. Il peso non è solo verso il basso, ma
verso il luogo suo. Il fuoco va a su, la pietra a giù. Sono tratti da' loro pesi,
cercano i luoghi loro... Il mio peso è l'amor mio: là son condotto, ovunque io
sia condotto". Per la gravità il corpo cerca invero locum medium come è in
Summa 1a 2ae 26, 1; e questo locus medius è detto centro da Dante stesso; (Inf.
34, 107)
dal centro...
il punto
al qual si traggon d'ogni parte i pesi.
È incluso, nel paragone di Dante, il concetto che amore sia Dio stesso? Può
stare. Dio (per dirla con un filosofo cattolico, GMCornoldi, Lezioni di
Filosofia, pag. 551), Dio "amando sè ama in sè e con sè tutte le cose". E
come egli è il centro cui tendeva l'anima ardente d'Agostino, ed è l'Amore
stesso, così possono essere buone e cattive le cose ch'egli ama.
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