Page 53 - La mirabile visione
P. 53

e pianti d'angoscia, confuso, pauroso e con nuove lagrime e
           sospiri,   e   poi   con   un   sospiro   amaro,   e   sempre   e   tuttavia
           piangendo; e infine (Pur. 31, 64)

                     quali i fanciulli vergognando muti,
                     con gli occhi a terra, stannosi ascoltando,
                     e sè riconoscendo, e ripentuti.


           E nella Vita Nova egli racconta (12): "poi che la mia beatitudine
           mi fu negata, mi giunse tanto dolore, che, partito me dalle genti,
           in solinga parte andai a bagnare la terra d'amarissime lagrime: e
           poi che alquanto mi fue sollenato questo lagrimare, misimi ne la
           mia camera là ov'io potea lamentarmi senza essere udito. E quivi
           chiamando misericordia a la donna de la cortesia, e dicendo: -
           Amore, aiuta il tuo fedele, - m'addormentai, come un pargoletto
           battuto lagrimando". Le stesse lagrime e lo stesso pentimento,
           poichè il dolore di Dante era, come si vede dall'ultimo paragone,
           un pentimento. Il fanciullo ha, nella Comedia, solo rimproveri;
           nella Vita Nova il pargoletto tocca anche delle busse. Or quale era
           stata la colpa del pargoletto battuto? Assomiglia molto a quella
           del fanciullo ripentuto. Questi aveva seguito  false imagini di
           bene; quegli doveva smettere, gli dice Amore, simulacra nostra,
           cioè "le finte" se non volete dir, false "imagini d'amore". E Dante,
           sempre   per   consiglio   d'Amore,   invia   a   madonna   una   ballata
           "adorna di soave armonia, ne la quale" Amore dice d'esser per
           essere "tutte le volte che sarà mestiere", una ballata, nella quale
           dice che madonna è adirata ver lui, per aver esso guardata "altra"
           donna che lei. E Beatrice al suo amatore, lassù nella divina
           foresta, quando, si direbbe, fu sollenato quel tanto lagrimare,
           dolcemente (31, 58) rimprovera (ripetiamolo),

                     Non ti dovean gravar le penne in giuso,
                     ad aspettar più colpi, o pargoletta,
                     o altra vanità con sì breve uso.


                                          53
   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57   58