Page 475 - La mirabile visione
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il fatto che sono sepolti, e sono allo stesso piano del quinto
           cerchio; o tralasciando nel novero gli sciaurati per il fatto che
           sono oltre Acheronte e non hanno nè possono avere la seconda
           morte, e contando gli eresiarche. Nell'un caso e nell'altro, ai sette
           peccati sono aggiunti due  difetti. Nel primo: difetto totale di
           volontà, nella vita attiva; difetto, quasi involontario, di volontà,
           nella vita contemplativa; difetto di volere e difetto di lume che
           governa   il   volere;   vestibolo   e   limbo;   peccato   originale,   non
           ostante il battesimo e per mancanza di battesimo. Nel secondo:
           difetto quasi involontario di lume; volontario e malizioso difetto
           di lume, ossia mala luce. Nel purgatorio, sono pure, oltre le sette
           macchie, due difetti: degli scomunicati esclusi dal meritare, e
           degli indugiatori, che aspettarono, gli uni e gli altri, il fin della
           vita   per   i   buoni   sospiri:  non   vollero,   insomma,   prima.   E   si
           aggiunge la valletta amena dei principi intorbidati alquanto dalla
           cupidità, oltre che per altro, anche per dare all'antipurgatorio
           codesta nota di colpa originale e di languor naturae conseguente;
           poichè il serpente del primo peccato ivi si mostra dove sono i
           fiacchi,   gl'inerti,   gl'irresoluti.   Nel   paradiso   dove   Dante
           s'imbatteva nella difficoltà contraria a quella che incontrava nei
           primi   due   regni,   che   avevano   a   contenere   sette   peccati   e
           corrispondere   alle   nove   sfere,   mentre   nell'ultimo   nove   sfere
           dovevano corrispondere a sette peccati; nel paradiso Dante crea
           nei cieli della Luna e di Mercurio un antiparadiso, dove fa che si
           mostrino spiriti difettivi; nella contemplazione (i  religiosi che
           ruppero forzatamente i voti) e nell'azione (i virtuosi, perchè onore
           e fama lor succedesse). Ma ciò può ridursi a norma astrologica?
           Può   insomma   riferirsi   agl'influssi   della   Luna   e   di   Mercurio,
           questo difetto sì degli sciaurati e sì degli spiriti magni, sì degli
           scomunicati e sì degli indugiatori e dei principi macchiati in
           qualche parte di cupidità, sì di Piccarda e sì di Giustiniano? Dico
           subito che la Luna è stella macchiata e Mercurio è pianeta velato:
           difettivi anch'essi. Ma non basta.



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