Page 474 - La mirabile visione
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           dell'Inferno .
              Le beatitudini corrispondono ai doni dello spirito; le une e gli
           altri alle sette macchie o cicatrici del purgatorio, e perciò ai sette
           peccati dell'inferno. In paradiso corrispondono ai cieli; dunque ai
           cieli corrispondono in qualche modo i peccati; e questo modo
           sarà, è intuitivo, per il contrario. I singoli cieli iniziano, diremo, i
           movimenti   dai   quali   viene,   per   il   libero   arbitrio   donato   agli
           uomini,   o   un   male   o   un   bene,   che   si   troveranno   perciò   in
           un'opposizione e in una somiglianza tra loro. (Pur. 16, 73)
              La cosa è evidentissima per il cielo di Venere, che iniziò certo
           i movimenti per cui Francesca si danna, per cui Dante attraversa
           il fuoco purificatore, per cui Carlo Martello, con mondo il cuore e
           l'occhio, vede. In tutti e tre è l'amore, è l'influsso del bel pianeta
           ch'ad amar conforta. Ma per gli altri cieli? Rispondo subito che
           l'astrologia assegnava alle sfere influssi così diversi e contrari,
           che Dante non aveva che trascegliere, per far sì che da ogni cielo
           emanasse e un peccato e una virtù, e un castigo e un premio, e un
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           vizio e un dono. E vediamo come egli si comportò .
              I cieli sono nove, e i peccati sono sette. Ma Dante lesse certo
           nel comento all'alta tragedia queste parole: la terra "è sotto tutti i
           cerchi, vale a dire, sette pianeti, Saturno, Giove, Marte, Sole,
           Venere, Mercurio, Luna, e i due grandi. Di ciò quell'et novies Styx
           interfusa cohercet. Perchè con nove cerchi cinge la terra" . Ecco
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           nove cerchi infernali messi in relazione con i nove cieli. Abbiamo
           veduto come Dante compia questo numero di nove, aggiungendo
           ai sette peccati, sì nell'inferno e sì nel purgatorio, due difetti, non
           propriamente reità: difetti nel volere. E il modo è sottile e sembra
           intricato. Nell'inferno il numero nove si ottiene o contando nel
           novero quelli del vestibolo e tralasciando i sepolti nell'arche, per

           538   Vel. 408. E vedi più avanti. Lucifero era (e a suo modo è) un Serafino, con
              le sue sei ali, come le Malebranche sono neri Cherubini.
           539    Vedi FPLuiso,  Struttura morale e poetica del Par. Dant.  in  Rassegna
              Nazionale, anno XX 16 luglio 1898.
           540   Serv. ad Aen. VI 127.


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