Page 473 - La mirabile visione
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bisogna ricordare il fatto, che questa è l'ultima delle beatitudini
           nel Vangelo di Matteo, la quale perciò dai Padri e Dottori fu
           interpretata in modo analogo a quella dei mundicordi che la
           precede. S. Agostino, per esempio, dice, a dichiarare il  beati
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           pacifici: "Nemo  sine pace  videt istam visionem" . S. Tomaso
           pone quest'ultima beatitudine insieme con la penultima e dice che
           appartengono   tutte   e   due   "alla   felicità   o   beatitudine
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           contemplativa" ; le dice tutte e due "effetti della vita attiva per i
           quali l'uomo è disposto alla vita contemplativa" . Ora in Saturno
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           sono i santi contemplativi. Di più v'è il corrispondente dono della
           scienza per cui s'apprende la verità nelle cose umane. Ed ecco, il
           discorso di Marco Lombardo si trasforma costassù, nel cielo dei
           contemplanti, in due invettive che riguardano la vita bensì umana,
           ma di pastori e di monaci; e Pier Damiano e Benedetto parlano
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           della  mondanità  e  secolarità  degli uomini  contemplativi . La
           beatitudine de' misericordi e il dono della pietà sono nel cielo
           delle stelle fisse. In esso troviamo dunque la pietà nel senso
           umano e la pietà nel senso divino. Maria in sè riassume l'una e
           l'altra: in lei  misericordia! in lei  pietate! O dolci imagini  di
           uccello che cova i suoi nati, di fantolino che tende le braccia inver
           la mamma, di pecora serrata nella notte fuor dell'ovile! O imagini
           sublimi di tre apostoli che esaminano intorno alle virtù teologali,
           e   incoronano   lassù   il   bandito,   l'esule,   il   dannato   a   morte   di
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           guaggiù ! Nel nono cerchio è certo la beatitudine dei pauperes
           spiritu, e il dono del timor di Dio. In esso si mostrano gli angeli
           che furono fedeli, e furono, cioè, l'opposto di colui che scende
           folgoreggiando dal cielo nella prima cornice del purgatorio e che
           è   costretto   da   tutti   i   pesi   del   mondo   nella   ghiaccia   ultima



           533   Aur. Aug. Conf. XIII 11, 12.
           534   Summa 1a 2ae 69, 4.
           535   ib. 3.
           536   Vel. pag. 406.
           537   Vel. 407.


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