Page 470 - La mirabile visione
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peccatori resisi a Dio nell'estremo della vita, scomunicati o no:
           scomunicati, che, per ciò, furono esclusi in vita dal ben meritare,
           come non avessero avuto battesimo; indugiatori semplici che in
           vita ebbero inerte il volere sino all'ultimo: gli uni dunque affini a
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           quelli del limbo, gli altri a quelli del vestibolo : in ordine,
           dunque,   inverso,   come   gli   accidiosi   del   purgatorio   stanno   in
           ordine inverso con gli accidiosi dell'inferno; essendo nominati
           nella quarta cornice primi quelli in vedere, secondi quelli in
           acquistare, mentre nel quinto cerchio sono tali di cui bontà non
           fregia la memoria, e nel sesto tali che ebbero e hanno mala luce.
           Nel paradiso le prime due sfere costituiscono un antiparadiso
           analogo.  Invero  nella  prima  sfera  sono  quelli  in  cui  volontà
           s'ammorzò, come nel vestibolo sono tali in cui volontà fu spenta;
           nella seconda sono quelli, che a ben far poser gl'ingegni, come gli
           spiriti magni del limbo. Anche: la luna è simbolo che riguarda la
           vita attiva. Mercurio è stella più luminosa della luna, sebben
           velata anch'essa un poco; e che è in proporzione del fioco lume
           che è nel vestibolo e del lume che è nel limbo (lume però che non
           è lume). Anche: nella sfera della luna vi è sermo sapientae, e in
           Mercurio  sermo   scientiae,   il   che   pare   accordarsi   con   la
           disposizione de' due luoghi dello inferno, perchè nel limbo è
           manco di sapientia e abbondanza di scientia, mentre nel vestibolo
           è sì la  sapientia  infusa col battesimo, e manca ogni  scientia, e
           ogni   operazione,   quindi,   e   di   vita   attiva   e   di   contemplativa.
           Perchè questo dal pensier di Dante, riesce evidente che senza la
           sapientia  la  scientia  non è meritoria; ma la  sapientia  senza la
           scientia  è nulla, è invano. Or nel vestibolo del paradiso, nella
           stella  macchiata  e nel pianeta velato, dove  godono spiriti  in
           qualche modo difettivi, perchè il loro vóto fu vòto, e la loro vita
           troppo esclusivamente attiva; in codesto vestibolo è, come ho
           detto, sermo sapientiae e sermo scientiae. Dante, io credo e vedo,
           ne' suoi inizi di Paolo, ricorda il versetto del Vas d'elezione: Alii

           524   Vel. pag. 335 sgg.


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