Page 469 - La mirabile visione
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dubitando, negò di essere: è Paolo, e tutto e perfettamente
contemplativo.
E che vide? Cioè, che contemplò? La Trinità a parte a parte, e
poi insieme, il Dio uno e trino, per ispirazione della Vergine
Madre, sposa dello Spirito Santo. La quale inizia e termina il
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poema sacro .
XXXVIII.
LO VAS D'ELEZIONE
Ripensiamo al Giacobbe, che, con lena affannata quasi per una
lotta sostenuta nelle ore antelucane, al passo della selva oscura,
zoppicando s'avvia per la piaggia diserta. Quel Giacobbe ormai
pensa soltanto quae Dei sunt e in ispirito vola libero al cielo, ed è
divenuto Paolo . Egli dopo aver chiesto al buon Apollo di farlo
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"vaso del suo valore", (Par. 1, 14,) vaso come Paolo, (Inf. 2, 28;
Par. 21, 128) è ratto al terzo cielo, che è quello della visione e
corrisponde alla cornice del purgatorio dove è il fuoco che monda
la vista; sino al terzo cielo e più su. Egli passa per i sette gradi
delle beatitudini preannunziate nel purgatorio... Ma le sfere sono
nove, più l'empireo. E già: questo numero nove è anche
nell'inferno e nel purgatorio, che hanno un antinferno e un
antipurgatorio, diviso in due regioni. Nell'inferno, ignavi del
vestibolo o battezzati invano o invano dotati della libertà del
volere, la quale essi non usarono per operare; e non battezzati,
parvoli e magni, del limbo, che non ebbero il lume senza il quale
non si può meritare, ed ebbero, cioè, un difetto originario e
radicale che li impedì di vedere o contemplare. Nel purgatorio
522 Vedi il cap. XXXIX L'ultima visione
523 Vedi a pag. 368.
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