Page 461 - La mirabile visione
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           Enea .
              Il   consiglio   conduce   a   ben   giudicare   le   cose   umane,   e
           l'intelletto a ben giudicare le cose divine. Sono contro l'avarizia, il
           consiglio,   contro   la   gola,   l'intelletto.   A   ben  giudicare:   le
           beatitudini che si proclamano in queste due cornici sono dei
           sizienti ed esurienti giustizia. Dante ha sdoppiata una beatitudine
           unica, quale si può vedere in un passo succitato di S. Agostino.
           Ora in queste due cornici è figurata la sete e la fame, a tacer
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           d'altro , nel solenne principio del canto ventesimoprimo, La sete
           natural che mai non sazia con l'acqua di quaggiù; nelle parole di
           Virgilio riferite da Stazio, O sacra fame; (Par. 22, 40) e nella voce
           che suona di tra l'albero: di questo cibo avrete caro; (Pur. 22, 141)
           e nell'opposizione tra cibo e savere; (ib.  147) e in molti altri
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           tratti . La giustizia è nominata insieme con la speranza appena si
           comincia a parlar di avari; (Pur. 19, 77) e risuona, ripetuta con
           enfasi,   nella   risposta   del   papa   Adriano:   Così  giustizia...  così
           giustizia...; (ib. 120, 13) e se ne parla a proposito di Bonagiunta;
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           (ib. 24, 39) e altrove . Ma tutto questo luogo del purgatorio è
           governato dai due spiriti affini del consiglio e dell'intelletto .
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           Invero per l'una e per l'altra cornice sorgono dubbiezze che son
           507   Vel. pag. 396.
           508   Ma vedi Vel. pag. 391 sgg.
           509   Sete: Pur. 20, 3, 89, 92, 117; 21, 1, 39, 46 sgg., 74, 97; 22, 6; fame: 22, 40,
              132, 141, 144, 147, 149, 151 sg.; 23, 27, 30, 35, 66, 67; 24, 18, 24, 28, 30,
              33, 39, 80, 104, 110, 116, 122. La fame entra nel posto della sete; e questa
              di quella in 20, 12, 105 (?), 107 (?); 22, 65, 102 (?), 105 (?), 137, 145, 150,
              23, 36, 62, 66, 67, 86; 24, 24, 32, 124. Il che mostra una specie di rifusione
              delle due beatitudini (cfr. per esempio 21, 39 sete men digiuna, e 31, 128
              cibo che asseta).
           510   Pur. 19, 77, 120, 123, 125; 20, 48, 95; 21, 16 sgg., 65, 83; 22, 4, 71; 23, 15,
              39; 24, 82 sgg., 129, 154.
           511   Consiglio e intelletto sono tutti e due nominati nella cornice della gola.
              (23, 61; 22, 129; 24, 51) Il che mostra che essi vanno insieme e a pari,
              come il bere e il mangiare. Anche i due trattati, per così dire, dell'avarizia e
              della   gola   sono   fusi;   e   male   scorgiamo   quando   cessa   l'uno   e   l'altro
              comincia.


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