Page 454 - La mirabile visione
P. 454
cielo. Queste sono le quattro virtù che ha esercitate nell'inferno,
quelli sono i sette spiriti che l'hanno aiutato nel purgatorio. Dieci
passi fa Dante verso Gerione, per significar i dieci comandamenti
di giustizia: (Inf. 17, 32) dieci passi sono tra il primo e l'ultimo di
quelli alberi, candelabri, stendali; (Pur. 29, 8) doni che son prima
semi che germogliano, poi lumi che guidano, infine glorie che
trionfano. In verità, contro i dieci comandamenti, sono i sette
494
peccati; contro i setti peccati, sette spiriti : sapienza, intelletto,
consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio.
Dante, modificando da sè o trovando modificata da altri per
qualche parte, l'azione di questi Spiriti , mostra di credere che la
495
sapienza perfeziona la ragione speculativa ad apprender la verità,
496
e la scienza perfeziona a ciò la ragione pratica ; o in altro modo,
dispongono la mente a seguire l'istinto dello Spirito Santo nella
cognizione delle cose divine (la sapienza) e umane (la scienza).
L'intelletto e il consiglio perfezionano la ragione speculativa e
pratica a giudicare rettamente; a giudicare, cioè, rettamente le
cose divine (l'intelletto) e umane (il consiglio). La pietà e la
fortezza perfezionano la virtù appetitiva ne' nostri sentimenti
verso il prossimo (la pietà), e in quelli verso noi, contro il timore
dei pericoli, (la fortezza). Infine contro la concupiscenza
inordinata d'ogni cosa dilettevole, questo medesimo appetito è
retto dal timore, secondo il detto (Prov. 15): In timore domini
declinat omnis a malo; e l'altro (Ps. 118): confige timore tuo
carnes meas, a iudiciis enim tuis timui.
494 Vel. pag. 381 sgg.
495 Vel. pag. 388.
496 In Summa 1a 2ae 68, 4. Si scambiano il posto le due coppie sapienza e
scienza, intelletto e consiglio. Ma possiamo notare nell'articolo seguente:
sapientia et scientia uno modo possunt considerari... prout scilicet aliquis
abundat in tantum in cognitione rerum divinarum et humanarum, ut possit
etiam fideles instruere et adversarios confundere... Alio modo possunt
accipi, prout sunt dona S. S. et sic sap. et scient. nihil aliud sunt quam
quaedam perfectiones humanae mentis, secundum quas disponitur ad
sequendum instinctum S. S. in cognitione divinorum ed humanorum.
454