Page 453 - La mirabile visione
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libero. Nel tempo stesso, in persona di Enea novello, egli ha
esercitato contro le tre profane disposizioni, le quattro virtù
pagane, entrando dalla porta infranta e prendendo via per le tre
rovine, e passando i quattro fiumi. Ebbe il lume della prudenza e
la forza della giustizia originale passando l'Acheronte: esercitò la
temperanza nei tre cerchi del concupiscibile, la fortezza nella
palude dell'irascibile, la giustizia e la prudenza, contro
l'ingiustizia, nel regno di Dite, con questo che dove l'ingiustizia è
senza intelletto, basta la virtù di giustizia, e quando è con
intelletto, allora fa mestieri la prudenza. E il novello Enea volge,
col suo duce, a destra quando occorre la prudenza; volge a destra
nel cimitero degli eresiarche non colpevoli che di mala luce;
volge a destra verso Gerione simbolo del male che si fa con
l'aiuto della luce o dell'intelletto.
XXXVI.
I SETTE SPIRITI
Il viatore è aiutato da sette Spiriti. Egli è un eroe, se non di
quelli che nell'Elisio amano ancora i carri e i cavalli, di quelli
però che là cantano cinti il capo di nivea vitta. (Aen. VI 665)
Come eroe, come tale che è portato all'etra dall'ardente virtù, è un
ispirato dallo Spirito Santo . Chè così Dante intende la virtù
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eroica di Aristotile. (Co. 4, 21) Questi doni, primi della visione
che Dante ha nel paradiso terrestre, dopo aver mondata la vista
nel fuoco dell'ultima cornice, gli appariscono sotto forma di sette
alberi d'oro. (Pur. 29, 43) Così, dopo uscito dall'inferno e
attraversata la burella, ecco vede quattro stelle che fanno godere il
493 Vedi a pag. 446.
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