Page 445 - La mirabile visione
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comandamento di pietas, sommano a sei. Ora il precipuo peccato
           di frode, l'ipocrisia per cui la frode è frode, e che è dipinto
           precipuamente  nel  serpente  dell'invidia,  è punito nella  bolgia
           sesta. Notiamo che non a caso nell'enumerazione dei peccati di
           frode, il primo è appunto ipocrisia. (Inf. 11, 58) Notiamo che in
           questa bolgia dell'ipocrisia è crocifisso in terra Caifas, che disse:
           Oportet   ut   homo...   e   che   è,   come   Giuda   della   Ghiaccia,   il
           peccatore tipico di Malebolge. E così vedremo che in quest'altro
           modo Dante ha significato che i peccati di Malebolge stanno al
           peccato di Gerione, come quelli della Ghiaccia stanno a quello di
           Dite; che si riducono, cioè, a invidia, come quelli a superbia;
           perchè il Poeta oltre a metter primo e ultimo di essi due peccati,
           la seduzion della donna e il contrafacimento di sè e la bugia, nei
           quali   si   estrinsecò   l'invidia   prima,   pone   precipua   di   tutti   la
           ipocrisia che fu nel serpente seduttore e falsario e menzognero
           precipua,   mettendola   nel   numero   sesto   che   è   il   numero   dei
           comandamenti   che   avanzano   togliendone   i   quattro   primi.
           Violazione del decalogo di iustitia è l'invidia o frode; perciò le
           bolgie sono dieci, e dieci sono i passi verso Gerione; ma viola più
           specialmente   la  iustitia  comunemente   detta,   di   cui   sono   sei
           comandamenti; perciò la bolgia sesta è la principale. Non dubbia
           infine anche è l'intenzion del Poeta nel convertire in serpi i ladri.
           Egli ha voluto anche qui marcare la somiglianza del peccato di
           chi ruba, con l'invidia prima, che  derubò la pianta. (Pur. 33,
              474
           57) .
              La violenza o bestialità è ira, cioè libido ulciscendi. Il concetto
           di vendetta unisce tutti i peccatori del cerchietto, i violenti sì
           contro il prossimo, sì contro sè, sì contro Dio, la natura e l'arte. A
           ciò è da ricordare, che come frode è fatta uguale a invidia, e
           tradimento   ad   apostasia   e   superbia,   in   considerazione
           principalmente del peccato primo del diavolo contro l'uomo e
           dell'angelo contro Dio, e dei conseguenti peccati di Caifas contro

           474   E vedi in Vel. L'altro viaggio.


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