Page 376 - La mirabile visione
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passaggio degli Ebrei per il mar rosso; quel mare si è fatto brago
           per loro. Lo attraversavano, e cadder giù, e in eterno ora vi
           rimangono,  o  fitti  o  invano  mobili.  Passarono  l'Acheronte,  e
           rimasero nello Stige, sepolti nella belletta; nello Stige che deriva
           dall'Acheronte e che è l'Acheronte stesso nel suo corso ulteriore.
           E  quest'ultimo  fatto  ci  mostra  nella  sua perfetta  lucidezza  il
           pensier di Dante, che volle il suo inferno uguale a quello di
           Virgilio.  Misticamente  gli   avari   sono   dove   erano;   sono   nel
           Tartaro; perchè l'Acheronte Gesù lo passò invano per loro e ruppe
           invano la porta. Dunque la porta è come chiusa per loro, ed è
           perciò come quella di Dite; e l'Acheronte, invano passato, è
           perciò come uno Stige. Il che Dante conferma facendo che lo
           Stige appaia e gorgogli nel cerchio degli avari. (Inf. 7, 101) E ciò
           significa ancora che l'avarizia è il peccato che non è più di sola
           concupiscenza e non è ancora di cupidità: gli avari appetiscono il
           bene, ma un ben più vano, un ben più terreno che gli altri
           incontinenti; e sono facili a cercare aliena, a forza di mal tenere o
           anche di mal dare il proprio. Gli avari sono incontinenti, che
           cominciano a volgersi al male, come quelli più sotto loro, dove la
           fonte buia che da lor nasce si fa palude; come quelli, di cui si
           parla nel medesimo canto che parla di loro; come quelli che sono
           innominabili al par di loro, e formano con essi gl'ignavi della
           malizia o ingiustizia.
              Il   che   si   vede   dagli   esempi   d'avarizia   e   di   accidia   nel
           purgatorio. Avari sono Acam, Eliodoro, Safira e suo marito, i
           quali son anche o ladri o rubatori e perciò frodatori; Pigmalion e
           Polinestor   che   son   anche   o   perciò   traditori;   oltre   Crasso.
           Accidiosi sono gli ebrei, i quali pur avendo passato il mar rosso,
           si rubellarono ai loro divini condottieri, e i Troiani,  che pur
           essendo della setta d'Enea, bruciarono furibondi le navi per non
           andare in Italia. Il mar rosso che si fece brago per quelli Ebrei, è
           simbolo del battesimo o del libero volere, e lo Stige che invischia
           tante rane, è passato con le piante asciutte da Enea!



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