Page 363 - La mirabile visione
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possono corrispondere alle ultrices curae (ib. 274) di Virgilio,
interpretate male o liberamente; così il metus e il labos e il sopor
possono trovarsi negli ignavi, o viventi o morti. Il grand'albero
dei sogni piove le sue foglie nell'atrio. (ib. 282, Inf. 3, 112) Non
ci sono nell'atrio cristiano i mostri, i Centauri e le Scille biformi,
e Briareo e l'Idra, la Chimera, le Gorgoni, le Arpie e il fantasma
tricorpore, ossia Gerione. Non ci sono: vale a dire, non ci sono
più. La Comedia non rinnega la Tragedia, ma la conferma.
Quando Enea discese agli inferi, i mostri che Dante trovò qua e là
come simboli di peccato, non erano dove Dante poi li trovò; chè
allora non c'era distinzione di peccati, c'era il peccato. I piovuti
del cielo erano alla porta dell'inferno; Dite dominava anche oltre
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l'Acheronte .
Enea e Dante trovano l'Acheronte, che, per l'uno e per l'altro,
finisce in Cocito. Vedono Charon l'uno e l'altro, ed è quel
medesimo. Vedono i morti desiderosi di passare, e alcuni vedono
passare, altri desiderare invano. Lo stesso effetto di foglie
caduche è nell'un luogo e nell'altro. Enea e Dante chiedono
spiegazione alla guida, e l'hanno. Riconoscono ivi tutti e due
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qualcuno . S'avvicinano al fiume. (ib. 384, Inf. 3, 81) Caron si
diniega all'uno e all'altro. Rispondono i duci: absiste moveri (ib.
399); non ti crucciare. (ib. 94) La pietas merita a Enea tal
passaggio; (ib. 403, 5) la pietas, interpretata religiosamente, lo
darà a Dante (ib. 95). E qui la Sibilla mostra il ramo o la fatale
verga (che indica, cioè, se fata vocant), la quale Enea nascondeva
nella veste. Nell'inferno Dantesco c'è pure una verghetta che
363 Vel. pag. 84 sgg.
364 Alcune di queste somiglianze sono imitazioni di arte; sta bene. Il lettore
mentalmente tralasci tutto ciò che non riesce a mostrare l'identità voluta da
Dante, del suo inferno con quello Virgiliano: questa, per esempio. Ma
questa può portare ad avere un indizio buono per colui dal gran rifiuto.
Deve essere (si può sospettare) un compagno di Dante, come Leucaspi e
Oronte e Palinuro sono d'Enea. Non il timoniere, il gubernator, della parte
Bianca? Ma forse è tutt'altri.
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