Page 36 - La mirabile visione
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dolcezza nel sentirla parlare (VN. 26 e 21), e seguendo gli occhi
giovinetti di lei era "in dritta parte volto" (Pur. 30, 121).
III.
LA SPERANZA DE' BEATI
E un giorno (VN. 19) "passando egli per un cammino" lungo
un rivo chiaro molto, venne in volontà di dire, e la sua lingua
parlò quasi come per sè stessa mossa e disse:
Donne ch'avete intelletto d'amore!
Quel giorno fu un gran giorno per Dante, perchè la canzone che
egli dopo "alquanti dì" cominciò "con quel cominciamento", è
tale che per essa egli può essere, a suo avviso, designato così:
(Pur. 24, 49).
colui che fuore
trasse le nuove rime cominciando,
Donne ch'avete intelletto d'amore.
E fu solenne cominciamento davvero, se quella canzone è posta
da lui ad esempio dopo la nobile definizione del genere poetico a
cui appartiene, così (VE. 2, 8, 7): "Dicimus ergo quod cantio, in
quantum per superexcellentiam dicitur, ut et nos quaerimus, est
aequalium stantiarum sine responsorio ad unam sententiam
tragica coniugatio, ut nos ostendimus cum dicimus, Donne, che
avete intellecto d'amore". E in questa medesima opera la reca per
esempio anche altrove (2, 12, 3). Di più: nel libello della Vita
Nova, dopo averla divisa per aprirne l'intendimento, aggiunge:
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