Page 345 - La mirabile visione
P. 345
pianta sterile e uggiosa, si può maledire a lei pensando all'altra
che è così dannosa, tanto più che anch'essa, se non è dannosa, non
è però utile; e nel tempo stesso sarebbe errore dire che la prima è
la seconda. C'è voluto un innesto per la seconda: l'amor del male
innestato sul primo germoglio che era amor del bene, sebbene
amor soverchio; quell'innesto che si chiama cupidità.
La quale si liqua in volontà ingiusta, ossia ramifica in
ingiustizia; e in questo senso cupidità non è soltanto frode, ma
anche violenza. Però la violenza, non essendo proprio male
dell'uomo, ha un elemento in meno della frode: l'intelletto.
Cupidità, dunque, è nella violenza, e mal volere: il contrario di
ciò che hanno gli accidiosi pentiti nel purgatorio, cioè, buon
volere e giusto amore. (Pur. 18, 96) E noi ci domandiamo: la
cupidità dei violenti è amor del male, o ingiusto amore; ma
questo ingiusto amore s'innesta su un amore del proprio bene: è
esso quel medesimo su cui s'innesta l'amor malvagio dei
fraudolenti, che è amore di ricchezze? Dante nel cominciare a
trattare della violenza, esclama: (Inf. 12),
O cieca cupidigia, o ira folle!
Altrove dice: (Inf. 23, 16)
Se l'ira sopra il mal voler s'aggueffa.
Dal confronto dei due versi, ricaviamo che uno degli elementi
della violenza, è l'ira, la quale sarà quell'amor del bene proprio
che nei fraudolenti è amore di ricchezze e potere e il resto. E l'ira,
nel luogo del purgatorio, si compone d'un adontamento per
ingiuria e d'un amor della vendetta considerata come bene.
Quell'adontamento è tristizia . Ora nell'enumerazione di specie
349
di violenza, è il verso (Inf. 11, 45)
349 Summa 1a 2ae 46, 3 Vel. pag. 340 e altr.
345