Page 329 - La mirabile visione
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il passo ed essersi riposato, moveva per la piaggia diserta,


                     si che il pie' fermo sempre era il più basso.

           Non si deve dir dell'uno quel che dell'altro Iacob et claudus et
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           benedictus ?
              In verità la zoppaggine di Giacobbe è variamente interpretata
           dai mistici; ma delle interpretazioni prevale questa, che riferisco
           con le parole d'un discepolo di Bernardo: "Giacobbe zoppicando,
           perchè da una parte pensa  quae mundi sunt, l'altro piede porta
           sollevato da terra". Questo piede sollevato da terra significa la
           parziale mortificazione che è intera in Paolo. "Paolo, pensando
           soltanto quae Dei sunt, non sa se in corpo o fuor del corpo, lo sa
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           Dio, tuttavia intero in ispirito vola libero al cielo" . Già mi pare
           si possa indurre che il piede che è basso, significhi, nell'andar di
           Dante, il pensiero delle cose, quae mundi sunt. Il che non deve
           sembrare strano; chè i piedi nei mistici significano le affectiones.
           "I piedi... sono le affezioni dell'anime, mentre camminiamo in
           questa   polvere" .   Il   che   sapeva   Pietro   di   Dante,   il   quale
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           comenta: "... anima habet duos pedes, per  quos bene vel male
           incedit, idest duos affectus... Pes auctoris, idest affectio, in quo
           magis adhuc firmabatur, erat infirmior, quod adhuc ad infima
           terrena   relicta   alquantulum   magis   inclinabatur,   quamquam
           superior pes ad superiora ascenderet, et sic  claudus  ibat". La
           dichiarazione sembra venir dalla bocca stessa di Dante, tanto è
           precisamente detta, sebbene non sia precisamente intesa. Il piè
           fermo (in quo magis adhuc firmabatur) era infirmior perchè era
           più  basso; era invero il pensiero delle cose  quae mundi sunt.
           Dante era Giacobbe, che usava il suo piede, dirò così, mondano,
           ossia della vita civile o attiva. Era, per usare un'altra faccia del
           mito mistico, Giacobbe maritato a Lia. Secondo il concetto di
           333   Aur. Aug. Op. III 528 (Quaest. in Gen. I 104).
           334   Bern. Op. II 1034 (Guerrici Abbatis in Nat. Iohann. Bapt. Sermo II, 1).
           335   Bern. Op. I 898 (in Coena Domini Sermo, 4).


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