Page 328 - La mirabile visione
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esso: No, non ti chiami Giacobbe, bensì Israele: chè se fosti forte
contro il tuo Dio, quanto più non prevarrai contro gli uomini! E
Giacobbe l'interrogò: Dimmi, che nome hai? Rispose: Perchè
cerchi il mio nome? E lo benedisse in quel luogo. E Giacobbe
chiamò quel luogo Phanuel, dicendo: Vidi Iddio a faccia a faccia,
e l'anima mia è salva. E sorse a lui subito il sole, appena
oltrepassò Phanuel; ed esso zoppicava da un piede....". Le
somiglianze sono grandi. Nella Genesi è un passo di fiume, e un
passo, come di fiume, è nella Comedia. Il tempo è il medesimo:
temp'era dal principio del mattino. Dante fa menzione del sole
che sorge, nel momento che dice d'avere sperato bene: sperata la
vittoria su una fiera. E nel racconto biblico il sole sorge dopo la
vittoria. Dopo che il patriarca aveva passato Phanuel, anzi; e si
direbbe che il Poeta fonda così i due passaggi, del guado di Iaboc
e del luogo detto Phanuel, in un solo passo. La narrazione di
Dante ha il significato che ho esposto. L'uomo per la grazia di
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Dio (che è una benedizione di dolcezza) esce dall'oscurità e
difficoltà o infermità del peccato originale. Il battesimo,
rinnovato con la volontà, gli ridà forza: è forte, dunque, quando
riprende la sua via. Di più, è salvo; può dire: l'anima mia è salva.
Può dirlo, che già è per dire d'avere bene sperato; e spe salvi facti
sumus; e quest'atto di speranza è, per così dire, attestato dagli
angeli che cantano nell'Eden: In te, domine, speravi. (Pur. 30, 83,
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2) E l'efficacia della virtù della speranza nell'animo di Dante è
supremamente protestata poi da Beatrice, che lo previene, a
differenza delle altre due risposte a S. Pietro e a S. Giovanni,
nella risposta a S. Giacomo, dicendo: "La Chiesa militante alcun
figliuolo non ha con più speranza!" (Par. 25, 52) E con tutto il
resto combina la circostanza più notevole. "E sorse a lui subito il
sole, appena oltrepassò Phanuel; ed esso zoppicava da un piede".
Il sole già indorava la vetta del colle; e Dante, dopo aver rimirato
331 Vel. pag. 453.
332 Vedi a pag. 20 sgg. e 25 sgg. e poi 36.
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