Page 327 - La mirabile visione
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Convivio. "Conciossiacosachè ... l'umana natura, non pure una
           beatitudine abbia, ma due; siccome quella della  vita civile, e
           quella della contemplativa; irrazionale sarebbe se noi vedessimo
           quelle (le intelligenze celesti) avere beatitudine della vita attiva,
           cioè civile, del governo del mondo, e non avessero quella della
           contemplativa,   la   quale   è   più   eccellente   e   più   divina.   E
           conciossiacosache quella che ha la beatitudine del governare non
           possa e l'altra avere, perchè lo 'ntelletto loro è uno e perpetuo,
           conviene essere altre di fuori di questo ministerio, che solamente
           vivano speculando etc.". (Co. 2, 5)
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              Il pie' fermo sempre era il più basso , in questa via del
           mondo. Cerchiamo di spiegare questo modo di camminare più in
           relazione con la natura morale di questa via, che con quella
           materiale. S'intende invero che l'aggiunta del pie' fermo riguarda
           più il fatto, che quella è la via del mondo o del governare o attiva
           o civile, che l'altro fatto, che la via era, non si sa bene se piana o
           declive o ripida. Il canto proemiale, se mai altro della Comedia, è
           allegorico nella sua moltiloquente brevità e rapidità. Ora, intorno
           alla   distinzione   dei   due   cammini,   nella   Comedia   è   usato   il
           simbolo di Lia e Rachele; e Dante pone sè in ispecie di un nuovo
           Giacobbe. Giacobbe una mattina (si noti, una mattina) si trovò
           stanco e affranto per aver fatto alle braccia nelle ore antelucane
           con   un   uomo .   Aveva   passato   un   guado,   o,   diciamo
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           dantescamente, un passo. Era solo. E venne quest'uomo e lottò
           con lui  usque mane. "L'uomo non potendo vincerlo, toccò il
           nervo del suo femore, e subito marcì. E l'uomo disse a lui:
           Lasciami,   che   già   sorge   l'aurora.   Rispose:   No,   se   non   mi
           benedirai. E l'altro disse: Che nome hai? Giacobbe, rispose. Ed

           329   ALubin nel suo comento, che non ho presente, porta luoghi di mistici in
              cui si dichiara lo zoppicare di Giacobbe a proposito del pie' fermo di Dante.
           330    Gen.  32,   22   sqq.   Non   bisogna   trascurar   nulla   in   questa   narrazione,
              nemmeno le circostanze che Dante modificò più che tralasciasse. Per es.
              questa, Iacob ... transivit vadum Iaboc. Questo è il passo della selva. Ma la
              fatica Dante la durò prima del passo, e Iacob, dopo.


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