Page 321 - La mirabile visione
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anche per sè: illumina da sera a mane . È la luna, e l'annerarsi
della sua pelle bianca, che materialmente può spiegarsi come
un'eclissi, rinforza con molta misteriosa evidenza la spiegazione
del fatto che Dante non parli nel primo canto della luna che era
tuttavia piena e giovò a Dante nell'uscir dall'oscuro e folto della
selva. La selva era oscura, perchè nera s'era fatta per l'errante la
pelle bianca della luna; ma la pelle era bianca, ed egli non la
vedeva, perchè la grazia è occulta e misteriosamente opera. La
luna splendeva, ma (di codesto riparleremo) incerta, come nel
viaggio inferno d'un de' due predecessori di Dante. Al principio,
il viaggio di Dante fu come quello d'Enea: "quale per la luna
incerta, sotto povera luce, è il cammino nelle selve, quando Giove
nascose nell'ombra il cielo e la notte nera tolse alle cose il lor
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colore" . C'è, c'è la luna, o uomini, per la vostra notte e vanità e
servitù e miseria; c'è la prudenza infusa, c'è la prudenza regale;
ma in potenza, non in atto. C'è l'autorità imperiale; ma chi pon
mano ad essa? Manca l'imperatore. C'è la luna, ma voi prima vi
sviate e poi vi perdete, come se ella non fosse. E per questo
Dante, nel parlare del volere che si fa servo, della prudenza che
resta in potenza e non si fa atto, menziona la luna e menziona la
cupidità nella quale s'addentra e s'affonda l'umanità smarrita. Di
cupidità parla Beatrice, di malizia parla Marco; e l'una e l'altro
come di effetto del primo sviarsi. E tutti e due dicono: Eppur la
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luna splende! È un altro sole, anzi; è la bella figlia del sole !
L'imperatore o lo impero o l'autorità imperiale è raffigurata in
questo lume che guida, come in un cavalcatore che regga. Questo
è il liberatore, il redentore, il battezzatore. È rappresentato nella
luna, che riceve lucem gratiae, e serve a rendere agli uomini la
320 Vel. pag. 40 sg.
321 Aen. VI 270 sqq.
322 Perchè Dante chiami nel paradiso figlia del sole quella che nel purgatorio
chiama suora, e che nell'inferno dice "luna tonda", senza nominarla però
nel primo canto, mi pare che ogni lettore debba intendere. La grazia si
manifesta gradatamente più, e a mano a mano la luna si spiritualizza.
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